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Il massaggio
come "terapia" di prevenzione della ulcere da decubito (piaghe)
Per fare
Disabilità in colonia , Per fare

Il movimento ha anche lo scopo di non tenere per lungo tempo una parte del nostro corpo appoggiata ad una superficie.

 

In caso contrario si eserciterebbe una pressione continua con conseguente arrossamento della pelle, che potrebbe peggiorare e aprirsi a tal punto da diventare un'ulcera,

Le persone incapaci di muoversi autonomamente sono quindi,


ENORMEMENTE A RISCHIO!

 

Le zone maggiormente a rischio sono:

  • TALLONI
  • ZONA SACRALE
  • FIANCHI
  • SPALLE
  • LOBI DELLE ORECCHIE
  • TRA LE DUE GINOCCHIA

 

I principi da seguire per la prevenzione sono pochi ma essenziali.


Vediamoli:

  1. Mobilizzare la persona il più possibile, anche durante la notte (circa ogni 3-4 ore)
  2. Evitare scarpe troppo strette o allacciate con forza
  3. Evitare abiti tropo stretti o mal messi (pieghe)
  4. Evitare di farli sedere o sdraiare su superfici troppo dure
  5. Mantenere una buona elasticità della pelle attraverso un' adeguata idratazione interna ed esterna
  6. Applicare il massaggio preventivo

 

Come applicare il massaggio?

 

Semplicemente attraverso il movimento circolare eseguito con il palmo della mano.

 

Il massaggio deve essere eseguito più volte al giorno, eventualmente con l'ausilio di una comune crema idratante per il corpo, soprattutto a persone fortemente a rischio:

  • con nessuna autonomia di mobilizzazione
  • con la cute sottile e sensibile
  • con temperatura elevata, che causa una perdita di liquidi dall' organismo, superiore alla norma, attraverso la sudorazione
  • che hanno già presentato ulcere da decubito

Il massaggio come atto relazionale!


L' atto del "massaggiare" implica un contatto estremamente intimo con la persona. Creiamo un contatto diretto, attraverso il quale comunichiamo - con dei messaggi NON VERBALI - il nostro calore, la nostra forza, il nostro modo di muoverci e di avvicinarci all'altro.
E` anche un modo di dimostrare la nostra disponibilità, la nostra vicinanza a lui.

 

Attenzione, quindi, a non renderlo un "SEMPLICE GESTO" sterile, ma ad utilizzarlo consapevolmente come complemento ad una serie di AZIONI PENSATE!.

 

Autrici del testo, distribuito allo stage "handicap gravi come muoversi?"
Cortesia Elisabetta, Moyra Daminelli, Aprile 1997