Ritorna

Condividi  

La colonia
Per riflettere
Colonia, Per riflettere

Lo scopo di questo documento dedicato alla "Colonia" è quello di condurre il lettore alla consapevolezza che la colonia "di oggi" (leggi pure "ideale"), si basa sugli sperimentati principi dell’educazione attiva.


A questo proposito si tenterà di tracciare nelle sue linee essenziali (a questo scopo) un contesto che rievochi quella che da ogni parte è considerata la colonia di "ieri"- con tutte le sue caratteristiche, le sue qualità e i suoi difetti - e la colonia di "oggi", con tutte le sue proprietà e specificità.


Al termine si tenterà di sostituire l’espressione "colonia di "oggi"" con quella più relativa di "colonia "moderna"", sulla scorta dell’esperienza e della consapevolezza che non tutte le colonie di "oggi" sono riassumibili sotto l’esperienza di una colonia "moderna".

 

La colonia di ieri

 

Gli elementi che richiamano alla memoria il concetto di "colonia di ieri" sono legati alla concezione "antica", "vecchia" di colonia.


Tra gli altri, si possono notare: miglioramento della salute fisica, viaggi premio organizzati per gli scolari più attenti e meritevoli, disciplina parentale, igiene, gentilezza, ordine, economia, esercizio dell’apostolato, alzabandiera, saluto "fascista", esaltazione della razza, punizione, costrizione, indottrinamento, caserma, e molti altri.


Una simile serie di elementi richiama, istantaneamente, alla memoria un tipo di colonia "politicizzato" (magari anche in senso "razziale" e/o "religioso"), con degli obiettivi educativi perfettamente chiari e definibili: fare rientrare la crescita e lo sviluppo di un bambino sotto degli schemi educativi ben precisi ed organizzati a priori.


Nella colonia di "ieri", tali obiettivi erano nella maggior parte dei casi raggiunti (sotto questo profilo quindi la colonia "funzionava" perfettamente). A tale scopo venivano adottate delle strategie educative fondate su metodi e mezzi caratterizzati essenzialmente da connotazioni repressive e coercitive.

 

La colonia di oggi

 

Quali sono, allora e "a contrario" gli elementi che caratterizzano la "colonia di oggi" ?

 

Anche qui - e molto brevemente - potremmo segnare: gioco, attività, sperimentazione, scelta, cooperazione, responsabilizzazione, igiene, e via dicendo.


Questa lista, ancora una volta non completa ma comunque ai nostri scopi esaustiva, consente la creazione di uno o più contesti che inglobino tali elementi come costitutivi di un soggiorno di vacanza: i tipi di colonie da essi rappresentate sarebbero quindi quelle a carattere "esplorativo" (sondare lo sconosciuto), che favorisce lo sviluppo della personalità, la piena realizzazione di sé, la ricerca individuale e l’esperienza della/nella collettività.


A queste condizioni, gli obiettivi che un soggiorno o una colonia di vacanza si pone sono differenti da quelli relativi alla colonia di "ieri". A schemi educativi forgiati a priori, viene contrapposto un elemento, un fattore assolutamente caratterizzante: soddisfare i bisogni del bambino.


Tale obiettivo è raggiungibile con l’ausilio di metodi e mezzi che favoriscano l’espressione dell'ospite-bambino di colonia (in ogni forma e in ogni momento): la cooperazione, la creazione, la comunicazione, l’inventiva, il fare da sé, il rispetto della personalità, la distensione (recupero fisico e psichico), il piacere,..., insomma, ogni esperienza educativa di tipo cognitivo, fisico, intellettuale e sociale.

 

E' necessario però sgombrare il campo da un - eventuale - malinteso.
Parlare della colonia di "oggi" come di un luogo dove vengono abitualmente adottati i metodi dell’educazione attiva, significa credere che oggi tutte le colonie "funzionino" in maniera ideale, vale a dire in modo coerente con i principi dell'educazione attiva.
Tutto ciò è evidentemente falso; in questo senso è utile raccomandare molta cautela nell’utilizzazione di questo concetto.



Differenze tra la colonia di "ieri" e quella di "oggi"


Quali sono allora le differenze che, sulla scorta degli elementi succitati, maggiormente distanziano la colonia di "ieri" da quella di "oggi" ?

 

Se "ieri" il bambino veniva educato con lo scopo preciso di "riprodurre" fedelmente un modello di adulto già in precedenza determinato (già da altri pensato) ed evidenziato nelle sue caratteristiche politiche, razziali, dottrinali - religiose, ecc.; se cioè non esisteva nessuna (o pochissime) possibilità di dare seguito - in un processo educativo - a personali potenzialità, privilegiando unicamente la conservazione di valori a priori determinati (quali una specifica eticità, una precisa moralità, religiosità, socialità, ecc.) appartenenti ad una forma "ideologica" dominante, "oggi" invece si opera nella direzione di una "individualizzazione" dell’educazione degli ospiti di colonia o di campi di vacanza.

 

La prospettiva educativa si trova ad essere allora completamente ribaltata: il bambino non è più ricondotto (contrariamente a quanto accadeva nella colonia di "ieri" mediante strategie educative specifiche) all'interno precise "categorie socio-culturali", rappresentanti modelli e schemi in precedenza stabiliti e caratterizzanti il futuro individuo adulto (sotto il profilo politico, sociale, dottrinale-religioso, ecc.), ma si auto definisce e si forma in virtù di un processo di crescita basato sull’esercitazione, sulla sperimentazione e sull’attività.

 

Questo significa, detto altrimenti, che la colonia di "oggi" (intesa come sopra) si fonda sui principi dell’educazione nuova, non più basata su di un’azione a carattere verbalistico, ma caratterizzata dall’esperienza personale, facilitante il soddisfacimento dei bisogni e garantente lo sviluppo individuale (e non più "categoriale") del bambino.

 

In questo senso emerge, come detto, la centralità della figura del bambino, come tappa evolutiva di un concetto educativo che in precedenza si basava invece sulla riconduzione del soggetto a categorie in precedenza, ed arbitrariamente, determinate.

Nella libertà dell’iniziativa, nella potenzialità, nell’espressione dei propri talenti ogni bambino viene oggi riconosciuto maestro del proprio apprendimento.

 

Il suo esperire nella colonia dotata di un preciso progetto viene quindi a basarsi sull'esperienza giocata in prima persona nella direzione del soddisfacimento di personali bisogni


Schede correlate

Nessuna scheda correlata.